lunedì 29 ottobre 2012

scuola digitale, soluzioni open MEPI

Consip: scuola digitale, consultazione al via: "Mercato elettronico della Pubblica istruzione"

Consip lancia una consultazione di mercato fra gli operatori che offrono soluzioni integrate per la didattica digitale. L’iniziativa è finalizzata all’avvio entro fine anno del MePI: Mercato elettronico della Pubblica Istruzione, un'area del mercato elettronico della PA, a disposizione delle scuole italiane per acquistare online beni e servizi per la didattica.
Le soluzioni integrate per la didattica digitale sono costituite da prodotti, applicazioni e contenuti specifici per la didattica. Ogni soluzione tecnologica integrata proposta nel MePI sarà aperta, interoperabile e collegabile con altri dispositivi. Per esempio, sarà possibile acquistare le soluzioni software che permettono l’interattività tra lavagne elettroniche (Lim) attraverso le reti Lan/Wi-Fi degli istituti scolastici, favorendo così la condivisione di testi o contenuti multimediali per le attività di studio. Ciascun operatore di mercato può proporre soluzioni integrate riferite a una delle azioni del Piano Nazionale Scuola Digitale (Lim in classe, Cl@sse 2.0, Scuola 2.0, Centri scolastici digitali).
I contenuti della consultazione di mercato e i suoi obiettivi saranno illustrati alle imprese il 31 ottobre, alle 16 all’Itis G. Galilei, di Via Conte Verde 51, Roma, a cui parteciperà l’amministratore delegato Domenico Casalino.
La collaborazione Miur-Consip è poi rafforzata dalla modalità semplificata con cui persone, aziende o enti potranno effettuare donazioni online per l’acquisto di beni e servizi agli istituti scolastici attraverso la piattaforma Consip, come stabilito dai recenti provvedimenti di spending review.
Il Documento di consultazione di mercato pubblicato da Consip
http://www.consip.it/on-line/Home/Gare/Consultazionedelmercato/articolo547.html
ha lo scopo di raccogliere indirizzi e proposte da parte delle imprese del settore, per conoscere approfonditamente le soluzioni disponibili e di prossima disponibilità. 
I questionari compilati dovranno essere inviati all’indirizzo e-mail scuolainnovazione@acquistinretepa.it. I risultati della consultazione saranno elaborati ai fini della pubblicazione del relativo bando.

domenica 28 ottobre 2012

ANALFABETISMO DIGITALE


Molto interessante e completo questo articolo sul digital divide culturale, cosa si potrebbe fare a scuola per parlare di questa nuova forma di analfabetismo? sembra fortemente radicato nella cultura italiana, come mai?

Molti insegnanti consigliano volumetti cartacei per esercitarsi sulle prove invalsi.
Ma come e' possibile che le prove INVALSI nelle scuole NON SIANO ONLINE !! 

Abbattere l'analfabetismo digitale si deve fare, andando online e collegandosi ora.

Azzerare il digital divide



Banda larga e fibra ottica, “l’alta velocità” che manca all’Italia - Il Fatto Quotidiano:

“I costi del non fare” di Andrea Gilardoni della Bocconi di Milano, secondo cui la fibra ottica vale ogni anno fino al 2030 il 3% del PIL. Eppure per l’Italia rischia di essere un’occasione persa. Analfabetismo digitale e scarsa conoscenza delle potenzialità di Internet, da parte di aziende e utenti privati, generano il circolo vizioso per cui la banda ultralarga in Italia non decolla.


La PA deve digitalizzarsi completamente


La prima a dovere sollecitare la domanda di banda (e velocità) dovrebbe essere “la pubblica amministrazione, ancora troppo legata al cartaceo. E dove, in molti casi, il servizio digitale offerto ai cittadini sembra un lusso, non un investimento”. Nel settore industriale la sensibilità è “a macchia di leopardo, dove le aziende che operano a livello internazionale, sollecitano la necessità di banda, a differenza di chi magari opera esclusivamente in Italia e ha il cliente sotto casa. Ma ci sono zone industriali in aree poco densamente popolate in cui il digital divide è il primo problema”.


Meglio investire nella banda larga e fibra ottica che nella TAV


Se il Tav Torino-Lione costa all'Italia tra i 15 e e i 20 miliardi di euro, secondo il Ministero dello Sviluppo ne servono altrettanti (15) per collegare il "100% dei cittadini a 30 Mbps". 
Parlando di cifre, “portare realmente la fibra ottica a tutti gli italiani, anche nel più sperduto paesino presenta dei costi proibitivi, costa intorno ai 20 miliardi di euro. Attraverso l’utilizzo di diverse soluzioni tecnologiche e ponendosi l’obiettivo di superamento dei 30 mbps si può effettivamente pensare di raggiungere la meta con meno di 10 miliardi”. Già nell’arco di due-tre anni, però, “si possono ottenere ottimi risultati”, a differenza del Tav visto che, secondo un documento dell’Agenzia Nazionale per l’Ambiente francesela “svolta importante” del progetto ci sarà “a partire dal 2030-2035″.

A parte il ritardo istituzionale, secondo i dati diffusi ad aprile dalla Commissaria europea per l’Agenda digitale, Neelie Kroes, nel nostro paese l’alfabetizzazione digitale è molto arretrata. 
Oltre il 41% degli italiani, infatti, non è mai entrato in rete, il doppio o il triplo rispetto a Francia (24%), Germania (17%) e Regno Unito (10%).

Infratel, società del ministero dello Sviluppo che si occupa di portare i cavi e la connessione in aree dove il mercato non interviene per mancanza di redditività, spiega che al 30 giugno 2012 la diffusione della rete a banda larga (30Mbps, non fibra ottica) in Italia ha raggiunto il 95,2% complessivo della popolazione di cui circa il 3% utilizza connessione via smartphone (3G). 
Rimane escluso ‘solo’ il 4,8%, senza copertura o servito da tecnologia di bassa capacità come adsl fino a 640 kbs, ovvero “banda stretta”. Interviene per questo 4,8% la connessione via satellite.


il 36,2% della popolazione avrebbe la possibilità di connettersi, ma preferisce non farlo.

PREFERISCE NON FARLO

Abbattere l'analfabetismo digitale si deve fare, andando online e collegandosi ora.

Azzerare il digital divide



sabato 27 ottobre 2012

Open software Linux Day 2012

Articolo originale - Linux Day 2012


Sabato 27 ottobre tutte le regioni italiane, in oltre 100 sedi che coprono fino all’80% delle province si svolgerà il Linux Day 2012. La manifestazione giunge quest’anno alla sua dodicesima edizione con un bagaglio di numeri che lo rendono uno tra gli appuntamenti del suo genere più importante in tutto il mondo. Il sistema operativo Linux, bandiera del software libero, non è solo tecnologia, ma è anche una vera e propria filosofia di vita. Un tempo relegata al popolo degli “smanettoni”, nel corso degli anni ha conosciuto una notevole espansione soprattutto negli ambienti di lavoro.
“Oggi Linux è ovunque, la sua adozione è ormai capillare e sono numerosi gli ambiti in cui risulta la scelta dominante: i più popolari servizi internet, da Facebook a Google, sono interamente costruiti su di esso – spiega Roberto Guido, direttore di Italian Linux Society  e vicino al coordinamento nazionale del Linux Day – la maggior parte degli smartphone venduti nel mondo vengono distribuiti con Android, che è una variante di Linux per dispositivi mobili; i più importanti istituti del mondo scientifico, dal Cern alla Nasa, lo impiegano nei rispettivi centri di calcolo. 
il Linux Day ha esattamente lo scopo di promuovere presso la cittadinanza non solo la sua esistenza ma anche – e soprattutto – le infinite potenzialità del software libero ed open source nel suo complesso”.

Gli incontri avranno come obiettivo principale quello di mostrare agli imprenditori le tecnologie e gli strumenti che permettono di abbattere prepotentemente i costi per le licenze, ma allo stesso tempo di garantire qualità ed efficienza di un software largamente utilizzato negli ambienti lavorativi. “Il codice open source – continua Guido – è , per definizione, interoperabile, personalizzabile, versatile, flessibile, scalabile ed adattabile a qualsiasi necessità. Proprio per queste proprietà esso si presta – tra le altre cose – come naturale punto di partenza per la costruzione di soluzioni tecnologiche innovative e ad alto valore aggiunto da parte dell’impresa, settore a cui viene dedicata l’edizione 2012 del Linux Day.

Il recente dibattito nazionale sui temi dell’agenda digitale, degli open data e della digitalizzazione ha portato l’imprenditoria a interessarsi nuovamente alle opportunità offerte dalle tecnologie libere, e gran parte delle giovani startup di cui si sta popolando il nostro Paese trovano nel patrimonio open source risorse e strumenti indispensabili per la realizzazione di prodotti e servizi competitivi ed avanzati da presentare sul mercato in tempi rapidi e con investimenti ridotti”.

Una tendenza che, anche a causa alla crisi economica e alla necessità di effettuare tagli, sta spingendo la pubblica amministrazione ad abbracciare sempre di più Linux e il software libero. Ne sono un esempio la migrazione della Regione Umbria verso LibreOffice (programmi per l’ufficio completamente gratuita, ndr) e l’approvazione di Torino di una mozione per l’adozione di software libero.

comunque sempre bene ricordare il motivo per cui Linux ed il software libero esistono e progrediscono più rapidamente di qualsiasi altra piattaforma tecnologica: la community è l’elemento essenziale del loro successo, la condivisione e la trasparenza sono le precondizioni essenziali grazie alle quali tutto questo è possibile. In Italia possiamo vantare quasi 200 tra associazioni e gruppi informali di promozione e divulgazione che coprono capillarmente il nostro territorio, a dimostrazione della grande disponibilità di competenze di cui disponiamo e che attendono solo di essere messe all’opera prima di essere, come sin troppo spesso capita, reclutate all’estero”.
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Arrivano puntuali i dati di IDC sul mercato della telefonia mobile, cifre che si focalizzano sui segmenti smartphone e sull’intero settore denotando il trend ormai consolidato negli ultimi mesi. Nella fascia smartphone è chiaramente ormai una sfida a due, con Samsung ed Apple a contendersi rispettivamente il 56.3% e il 26.9% del totale. Samsung, in particolare, in un anno evidenzia una crescita del 100% circa, mentre Apple di “solo” il 57.3%. 
Il mercato appare sempre più polarizzato intorno a Cupertino e Seoul e pare che ormai lo scontro fra iOS e Android possa considerarsi più propriamente uno scontro fra Apple e Samsung, con i comprimari a spartirsi “quello che avanza”, con il rischio di restare schiacciati fra i due giganti.
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Windows superato da Android nel 2016

Lo afferma un rapporto del centro studi Gartner

Lo afferma un rapporto del centro studi Gartner, secondo cui Microsoft non riuscira' a sfondare nel mercato dei tablet. Secondo le stime, tra 3 anni i sistemi operativi Windows gireranno su 2,284 miliardi di dispositivi e quelli Android su 2,299 miliardi.

venerdì 26 ottobre 2012

Mediaexpo laboratori a Crema


Imparare a realizzare un videogioco tridimensionale, fare quattro passi fra gli Android, capire quando 

al Mediaexpo si accende la scuola del futuro


Imparare a realizzare un videogioco tridimensionale, fare quattro passi fra gli Android, capire quando l’Open Source diventa una soluzione per la didattica e l’integrazione della diversità, ma anche costruire o reinventare fiabe con la Lim (la lavagna multimediale) o fare un viaggio con l’associazione “Terre des hommes” nel paese del Web per imparare a riconoscere i pericoli in agguato.
Tutto questo e molto altro verrà fatto a Mediaexpo: tre giorni di laboratori, incontri per i ragazzi e per gli insegnanti per esplorare le opportunità didattiche attraverso la rete. Settantadue ore per parlare di e-book, di robotica e domotica, di blog, di come usare al meglio la lavagna multimediale.
Un salto in una scuola del 2000 (o forse già proiettata oltre questo primo ventennio del nuovo secolo): ben lontana dal dizionario burocratese della programmazione fotocopiata da generazione in generazione, dai verbali, dal firmare, vidimare, controfirmare, verificare.
La manifestazione, che si terrà dal 25 al 27 ottobre presso l’Università d’informatica di Crema, è nata grazie alla caparbietà della dirigente dell’istituto comprensivo di Trescore Cremasco Tullia Guerrini Rocco che ha avuto l’intuizione di coinvolgere il territorio e non solo (Polo universitario d’informatica di Crema, dipartimento di fisica di Udine, circa 200 scuole italiane, banche ed enti territoriali), osando andare oltre il recinto della provincia, riuscendo ad attrarre in una città che pecca di provincialismo esperienze virtuose.
Nel 2010 sono stati coinvolti 510 genitori, 1982 docenti di ogni ordine e grado, 4223 studenti provenienti da 80 scuole italiane. Forse ogni scuola in questo Paese e lo stesso Ministero dell’istruzione al di là di annunciare rivoluzioni digitali dovrebbe, come faranno a Mediaexpo, fermarsi a riflettere sull’uso di Linux, sulla medialibrary, sull’informatica usata per non vedenti e ipo vedenti.
Un passo avanti, quasi profetico, fatto nella provincia di Cremona che fa a pugni con i dati dello studio AlmaLaureasui comportamenti degli studenti quindicenni italiani, riguardo le tecnologie, dove emerge che l’anello debole per lo sviluppo delle competenze digitali resta la scuola.
Se da una parte computer e dispositivi vari non mancano nelle case degli italiani, in classe siamo in ritardo.
Un esempio: nelle lezioni di matematica, sette studenti su dieci, dichiarano che gli strumenti tecnologici a lezione non sono mai stati usati. E senza scomodare l’AlmaLaurea, posso portare un esempio personale perché nello stesso istituto comprensivo di Trescore, ideatore della manifestazione, lo scorso anno, in un plesso, l’aula d’informatica è rimasta sconnessa.
Nella scuola dove, da precario, sono capitato quest’anno, ho scoperto che la Lim, non è connessa, nonostante sia appesa al muro da circa un anno. Ho chiesto spiegazioni e mi hanno risposto: “Problemi burocratici. Va fatta una segnalazione. Va fatta una richiesta. Bisogna compilare”. E intanto la lavagna multimediale resta una suppellettile.
Roma, 26 ottobre 2012
ALEX CORLAZZOLI

Ebook Editor - Sigil

Introduction:


— Sigil: The EPUB Editor —
Welcome to the all-new Sigil 0.6.0. This completely updated release of Sigil is the result of countless hours of volunteer effort to create the most amazingly stable, powerful, and fast version of the best EPUB 2 editing software available. See What's New for a list of updated features.
This documentation is in the process of being updated for 0.6.0 over the next few weeks and many of the new features and actions have not been added or updated yet.
Download and read all about Sigil online:
Help with Sigil is available from users and the developers at MobileRead:
This Sigil User Guide includes documentation that will help you get the best out of editing your EPUB, including:
  • Installation: installing Sigil on Windows, MAC and Linux
  • Features: the complete description of all of Sigil's features
  • Tutorials: step by step guides for common activities in Sigil
  • FAQ: frequently asked questions about Sigil
  • Contributing to Sigil: how to support Sigil
The main Sigil screen:

Google Open Course Builder

Online Learning Update

Google’s Open Course Builder: A Giant Leap into 21st Century Online Learning
October 22nd, 2012
by Todd Finley, Edutopia

Months ago, Google entered the massive open online course (MOOC) space by introducing the free Power Searching with Google course to 150 thousand self-enrolled students (shocker: Google is not particularly concerned with enhancing your use of dozens of alternative search engines). More recently, Google gave away Open Course Builder — tools that were used to construct its popular course — and further disrupted traditional notions of who gets to play teacher (anyone) and how many students can take a class for free (1 or 100,000).

http://www.edutopia.org/blog/googles-open-course-builder-todd-finley

Posted in Online Learning News
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http://googleresearch.blogspot.it/2012/09/helping-world-to-teach.html


giovedì 25 ottobre 2012

DIDATTICA APERTA


Mario Rotta Appuntamento a Sanremo il 26 ottobre 2012 per parlare di EduCloud, un ambiente integrato prodotto da Garamond per costruire, rielaborare e condividere libri digitali aperti e insiemi fluidi di risorse didattiche. http://blog.ebookfest.it/ebooklife/




Home | DIDATTICA APERTA 

Istituto Superiore Enrico Fermi, Mantova - 26 Ottobre 2012


La Scuola ha urgente necessità di rinnovarsi e di adeguarsi a una società in cui le tecnologie informatiche stanno rivoluzionando la diffusione e la condivisione del sapere. 
  • Su questo tema, la Scuola ha tre esigenze fondamentali che riassumiamo col termine "didattica aperta":
  • utilizzare, studiare, modificare e ridistribuire liberamente il software
  • ottenere, creare e scambiare liberamente testi, immagini, audio e video
  • avere accesso libero a banche dati
Quest'anno Didattica Aperta avrà come tema principale
  • produzione di testi liberi ad uso scolastico. 
  • paternità intellettuale e del copyleft.
  • conoscere e provare esperienze di didattica con strumenti liberi.
Il convegno è riconosciuto a livello ministeriale. 
I partecipanti, dunque, possono usufruire dell'esonero dal servizio previsto dal CCNL 29 novembre 2007, art. 64, ai sensi della Direttiva Ministeriale n. 90/2003 art.1 c. 2

Grandi classici a 0.49 E in Google Play Books

Libreria di Grandi classici a 0.49 E in Google Play Books | Androida - Recensioni applicazioni Android:

Purtroppo in Italia il Digital Divide va di pari passo con il Book Divide e a mio modesto avviso deve esserci una correlazione: chi non legge mai neppure un libro in un anno (50% della popolazione) non credo abbia interesse a collegarsi a internet per interagire con il resto del mondo scrivendo e leggendo...

Invece, per chi vorrebbe dedicarsi alla lettura ma trova una barriera di accesso nel costo dei libri, stanno cominciando a nascere opportunità interessanti sulle piattaforme digitali. Giro questa ottima recensione fatta da Androida, un ottimo blog dedicato al mondo Android scritto da Gabriele Capelli.

http://www.androida.it


andiamo a vedere la sezione eNewton Classics che ricordo sono proposti a 0.49 tutti nonostante l’indicazione dica “a partire da” e si possono leggere in tutti i dispositivi con Google Books e login con la stessa GMail di acquisto come ho riportato con gli esempi di iPad, Web Mobile (per sistemi operativi che non hanno books come webOS o QNX) e Web in questa notizia dedicata.





I titoli sono 24 e per quanto possa sembrare inaudito per Google Play, è una novità che si inizia a vedere da poco, sono divise non solo per categoria di appartenenza ma anche gruppi di libri che hanno un potenziale pubblico specifico interessato. Magari se siamo fortunati arriveranno persino i codici promozionali per scaricare gratis sia noi bloggers che voi per offerte di promozione post lancio.

Dopo non pochi preamboli ecco tutti i libri interessati:





Potete trovare Google Play Books quì:




quì link diretto alla sezione:




martedì 23 ottobre 2012

Master Open Education - Mobile Social Learning


Master nuove competenze digitali:

Open education, social e mobile learning.

Università di Firenze - BibiEnne Editrice

Tre incontri online per parlarne con lo Staff del 
Laboratorio di Tecnologie dell'Educazione (UniFi), del MED e di Bibienne Editrice. 
La partecipazione agli incontri è APERTA E GRATUITA. Basta iscriversi!

Giovedì, 15 novembre 2012, ore 20:45-22:30

Formazione e nuove tecnologie. Scenari, problemi e nuove competenze
Intervengono: Antonio Calvani, Luca Vanin

Giovedì, 22 novembre 2012, ore 20:45-22:30

Open educational resources. Cosa possono offrire al mondo dell’educazione
Intervengono: Antonio Fini, Antonio Calvani, Maria Grazia Fiore

Giovedì, 29 novembre 2012, ore 20:45-22:30

Del cellulare in educazione. Dalla mobile literacy al mobile learning
Intervengono: Maria Ranieri e Alberto Parola

domenica 21 ottobre 2012

Obiettivi | Torino Digitale

Obiettivi | Torino Digitale: Agenda Digitale per Torino



7. Delega al Digitale e Chief Digital Officer

Prevedere nella nuova giunta comunale una specifica delega “al digitale” e non genericamente all’innovazione. Istituire la figura del Chief Digital Officer, come avviene in altre città (ad es. New York). Una persona che segua tutti gli aspetti del digitale nella Città di Torino, dalla cultura alle infrastrutture, dell’inclusione digitale agli…
In: Obiettivi

6. Software Libero

Il Software Libero è un bene comune, da proteggere e sviluppare. La sua esistenza si basa sul diritto degli autori di rilasciare il loro software congiuntamente al codice sorgente, e sul diritto garantito a chiunque di usarlo, copiarlo, adattarlo e ridistribuirlo, nella sua forma originale o modificata. Contribuisce alla realizzazione…
In: Obiettivi

5. Alfabetizzazione e competenze per l’inclusione nel mondo digitale

L’era digitale dovrebbe favorire la responsabilizzazione e l’emancipazione; le origini sociali o le competenze non dovrebbero costituire un ostacolo allo sviluppo di questo potenziale. Visto che sempre più operazioni sono effettuate online, dalla candidatura per un posto di lavoro, al pagamento delle tasse fino alla prenotazione di biglietti, l’uso di…
In: Obiettivi

4. Utili pubblici in progetti di innovazione

Il 10% del fatturato delle public utilities dovrà essere utilizzato per finanziare progetti di innovazione nel campo della mobilità sostenibile, dell’energia, della gestione ambientale, del miglior uso delle risorse naturali, della sicurezza e tracciabilità alimentare.
In: Obiettivi

3. Open Data

Le amministrazioni pubbliche devono mettere a disposizione tramite Internet tutti i dati di cui dispongono, nella misura in cui non vengano rivelate informazioni personali coperte da privacy, in modo che possano essere utilizzati liberamente dai cittadini per analizzarne funzionamento, prestazioni e per costruire innovazione. Aprire la mole di informazioni contenute…
In: Obiettivi

2. Wifi libero e banda larga

Abbiamo bisogno di un internet molto veloce perché l’economia cresca rapidamente, creando posti di lavoro e ricchezza, e per garantire che i cittadini abbiano accesso ai contenuti e ai servizi che desiderano. In futuro l’economia sarà un’economia della conoscenza basata sulle reti, che ruoterà attorno a internet. Torino necessita di…
In: Obiettivi

1. Internet diritto di cittadinanza e neutralità della rete

Prevedere nello Statuto della città un articolo in cui dichiarare la rete internet infrastruttura essenziale per l’esercizio dei diritti di cittadinanza. Garantire ai cittadini e a chi visita la città l’accesso alla rete in condizione di parità, con modalità tecnologicamente adeguate e a rimuovere gli ostacoli di ordine economico e…
In: Obiettivi